Sostenibilità, via libera al sostegno per le comunità energetiche rinnovabili
Assessore Palazzo: «Un passaggio decisivo verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Ancora una volta dimostriamo di essere vicini ai cittadini accompagnandoli in maniera concreta nel percorso verso l’utilizzo di nuove fonti energetiche»
Via libera della Regione Lazio al sostegno alle Comunità Energetiche Rinnovabili. È stata infatti approvata dalla Giunta regionale la delibera - proposta dall’assessore all’Ambiente e alla Transizione Energetica, Elena Palazzo, di concerto con il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il vicepresidente e assessore a Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria e Internazionalizzazione Roberta Angelilli - fondamentale per l’avvio delle azioni nell’ambito del Programma regionale (PR) Lazio FESR 2021-2027. Per l’attuazione di questa misura è stata prenotata la somma complessiva di 10 milioni di euro. Nelle prossime settimane seguirà l’avviso pubblico che darà l’opportunità di presentare, a partire dal 15 dicembre, le domande per accedere al fondo.
«Sono molto soddisfatta – dichiara l’assessore Elena Palazzo - di questo passo decisivo attraverso il quale il Lazio si impegna a guidare la transizione energetica, favorendo la nascita e lo sviluppo delle CER. Un passaggio decisivo verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Le Comunità energetiche hanno infatti la capacità di favorire una maggiore coesione tra cittadini e territorio, creando reti di collaborazione e generando benefici, come la riduzione delle bollette energetiche e l’accesso a risorse energetiche più sostenibili. In questo modo, si contrasta anche la povertà energetica, migliorando la qualità della vita soprattutto nelle aree più vulnerabili. Ancora una volta dimostriamo di essere vicini ai cittadini accompagnandoli in maniera concreta nel percorso verso l’utilizzo di nuove fonti energetiche».
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), già costituite e ubicate nel territorio regionale, potranno richiedere l’accesso al contributo non superiore al 35% dell’investimento, anche per più di un impianto di produzione. Il limite massimo della somma, concessa a fondo perduto, è di 1,5 milioni di euro. Tale contributo potrà essere maggiorato di un’ulteriore quota pari al 5% dell’investimento.
«Ci tengo a sottolineare – precisa l’assessore - che ho voluto questa maggiorazione come una premialità volta a valorizzare l’aspetto delle Comunità come strumento capace di contrastare la povertà energetica e, dunque, di supporto sociale. Per questo tra le condizioni per il riconoscimento della maggiorazione abbiamo previsto, tra le altre cose, la partecipazione all’interno della CER di soggetti economicamente svantaggiati o che la Comunità realizzi progetti di inclusione e solidarietà sociale».
«Tra le altre azioni previste nell’ambito del Programma Fesr - conclude l’assessore Palazzo - prevediamo a breve a un’altra importantissima tappa, quella di rendere disponibili fondi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici con una attenzione particolare anche agli impianti sportivi, notoriamente molto energivori».